DISSESTO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO ITALIANO (IL)

Il territorio italiano è caratterizzato da una vasta gamma di fenomeni idrogeologici che possono variare a seconda delle singole regioni. La topografia varia da regione a regione con montagne, colline, pianure, vallate e altri terreni. Le principali regioni idrogeologiche italiane sono: Alpi, Appennino, bassa pianura padana occidentale, bassa pianura padana orientale e isole. Rilevanza nella geografia del paese Le acque in Italia sono di grande rilievo nel paese sia in termini di sicurezza che di economia. Diverse regioni sono ricche di risorse idriche sia destate che sotterranee con portata significativa per usi agricoli, industriali e domestici. Il bacino idrografico più esteso del Paese è quello del Po, che dà origine a un sistema parte del fiume Reno, parte del Tiber, del Tevere, del Tigro del Liri e del Garigliano. Altri fiumi principali sono lArno, lAdige, il Brenta, il Ticino, il Seveso e il Mincio. Ci sono anche fiumi di montagna come lAdda, il Brenta, il Clitunno e altri che scorrono nelle regioni occidentali, come la Toscana, lUmbria, Molise e Basilicata. Il territorio è anche sede di diverse grandi laghi, tra cui il più grande è il Lago di Garda. Altre importanti laghi di montagna sono il Lago Maggiore, il Lago di Como, il Lago di Bolsena, il Lago Trasimeno e molti altri. Le coste italiane sono caratterizzate da alcuni dagli arcipelaghi delle Isole Siciliane, con lisola di Capri e lArcipelago Toscano con le Isole della Maddalena. Inoltre, il territorio italiano è dotato di acque sotterranee ricche, che ospitano importanti pozzi di acqua minerale. Gestione della risorsa idrica Gli idrogeologi studiano le acque in vari modi, come le loro proprietà e come influenzano la gestione delle risorse idriche. Lattenzione si rivolge agli aspetti dei climi di superficie e sotterranei, alla distribuzione degli acquiferi, agli effetti degli usi industriali e agricoli sullambiente, alla qualità delle acque e alla gestione delle risorse naturali. LItalia conta sui suoi enti di vigilanza per monitorare la qualità dellacqua e su regolamentazioni specifiche per la gestione della risorsa idrica, come la direttiva Quadro sullAcqua del 2000. Tali regolamenti sono stati promossi al fine di garantire un accesso equo ed efficiente alle acque sotterranee ed evitare la sovrapposizione degli usi in differenti aree. La gestione delle risorse idriche è stata affrontata anche con ladozione di una grammatica unitaria e nazionale di regole, codici e norme riguardanti le acque anche con leggi regionali. Effetti antropici sul territorio Gli effetti antropici sul territorio italiano sono sufficientemente documentati ed evidenziano il caos idrico. Le principali cause per questo squilibrio sono linquinamento, limmissione eccessiva di nutrienti, leccessiva pressione delle acque sotterranee da linsufficienza di alcune acque sotterranee. Gli interventi antropici sul territorio italiano hanno prodotto una vasta gamma di problemi idrologici, incluso linquinamento, lerosione, leffetto serra, linquinamento acustico, la perdita di biodiversità e linterruzione del flusso sotterraneo. LItalia ha iniziato a prendere misure per ovviare a tali problemi. Un esempio è la Legge Quadro Sulla Tutela Delle Acque, entrata in vigore dal 2000, che contempla una gestione più efficiente e responsabile dei servizi di approvvigionamento idrico, migliori tecniche di trattamento delle acque reflue, sostegno allacqua a bassa pressione, incentivazione della ricerca idrologica e attuazione di regolamentazioni per monitorare meglio luso e la distribuzione delle acque sotterranee. Inoltre, numerose agenzie regionali, come lAgenzia Regionale delle Risorse Idriche Sudest, lAgenzia Regionale delle Risorse Idriche del Lazio e lAgenzia Regionale delle Risorse Idriche della Lombardia, investono in tecnologie di gestione e trattamento idrico allavanguardia per limitare limpatto antropico sullambiente e garantire un uso più sostenibile delle risorse naturali.

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