il termine “giallo” si riferisce a un genere letterario che ha al proprio centro un delitto da risolvere. Il termine fa riferimento anche ai numerosi casi di cronaca nera che vengono trattati dai media nazionali e internazionali. Nella storia italiana di cronaca nera un caso spicca su tutti ed è quello di Avetrana, un piccolo paese della Puglia: la scomparsa di Sarah Scazzi nellottobre del 2010 sconvolse lopinione pubblica italiana, tanto da divenire nota come la “Scomparsa di Avetrana”. La vicenda della giovane Sarah è stata particolarmente significativa per la copertura mediatica che ha avuto. Uno spettacolare interesse di massa da parte del pubblico e una copertura senza precedenti sui media ha reso il caso di Avetrana uno dei più seguiti casi di cronaca nera degli ultimi anni. La vicenda ha coinvolto oltre che gli aspetti giudiziari, che sono ancora avvolti nel mistero, anche quelli emotivi. Un’attenta analisi del caso Avetrana mostra la complicità, nel caso in cui si sia verificata una reale complicità, di diversi soggetti, a partire dall’immediata famiglia della vittima, primo soggetto sotto la lente dei media. Durante l’intera vicenda le famiglie coinvolte si sono scontrate spesso, con accuse reciproche di colpevolezza e involontarie omissioni in fase di indagine. Di pari passo con l’ascesa mediatica del caso Avetrana, e dei personaggi coinvolti, è stato seguito anche l’evolversi di comunicazioni e dichiarazioni delle parti, che con una sottile linea di confine tra il lecito e il diffamatorio hanno costantemente attirato l’attenzione del pubblico portando il dibattito al limite della calunnia. Per molti anni questo caso scandaloso ha tenuto banco sulle testate nazionali, in particolare su giornali e siti informativi online che rendevano notizia aggiornata su sviluppi e indiscrezioni di quella crudele storia. Nonostante tutte queste accuse e calunnie, la famiglia di Sarah ha sempre sostenuto di essere innocente e di essere vittima di campagne di denigrazione mediatica, risultano oggi insuperate le accuse biologiche contro i familiari della ragazza. Oggi, dopo sette anni dalla scomparsa di Sarah Scazzi, nonostante l’intensa attenzione da parte dei media e l’epico sforzo investigativo, il caso di Avetrana rimane avvolto nel mistero. Rapidamente trasformatosi da mysterium ad fiaba nera e meticcio tra realtà e finzione, la pendola del tempo sembra essersi fermata all’8 agosto 2010, giorno della misteriosa scomparsa della giovanissima Sarah.