il terremoto ad Haiti (Tema dettagliato)

Il 12 gennaio 2010 un terremoto di magnitudo 7,0 colpì lisola caraibica di Hispaniola, più precisamente la sua parte occidentale, lHaiti. Provocò unenorme distruzione e un numero considerevole di vittime: la stima più accreditata conta oltre 300.000 persone morte. Il sisma può essere ricordato come un disastro naturale dalle conseguenze tragiche, esso vide labbattimento di interi quartieri di grandi città come Leogane e Port Au Prince e la distruzione di alcuni luoghi di culto come la Cattedrale di Port-au-Prince. Il governo haitiano (con laiuto della comunità internazionale) ha iniziato a gestire lemergenza umanitaria portando aiuti, rifugio e assistenza per le vittime, al contempo ha promosso e condotto i lavori di ricostruzione. Gli aiuti conferiti sono consistiti non soltanto in rifugio necessario come tende, coperte e vestiario, ma anche nella fornitura di beni alimentari e sussidi economici volte a evitare insurrezioni. Sono state promosse inoltre iniziative dignitose per il ripristino o la riprogettazione delle aree danneggiate e anche iniziative finalizzate a far fronte alla mancanza di alloggi con campi di emergenza per le vittime. Tra le iniziative promosse dal governo vi è stata anche quella della costruzione di alloggi più stabili, come case, bungalow e altri edifici abitativi con fasce di prezzo che spaziavano dallleasing ad appartamenti in condominio, con un finanziamento da parte del governo. Uno dei principali problemi, comunque, è che molte vittime sono ancora prive di assistenza. Benché siano stati forniti servizi di recupero e assistenza legale ai desaparecidos, molte famiglie non sanno ancora che fine abbiano fatto i loro famigliari. Laiuto prestato da parte degli stati occidentali, delle Nazioni Unite e da altre organizzazioni umanitarie, è stato fondamentale nella risoluzione della crisi. Tuttavia, è necessario che la situazione dellHaiti sia monitorata costantemente per assicurare che il paese non subisca eventi analogi, in futuro.

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