Il rischio default dellItalia è un argomento caldo discusso in tutta Europa. Da alcuni anni, lItalia sta affrontando una grave crisi economica e finanziaria, con un indebitamento pubblico molto elevato che rappresenta oltre il 130 del Prodotto Interno Lordo (PIL) del Paese. Il debito è così alto che lItalia è considerata la terza economia più indebitata in Europa dopo Grecia e Portogallo. In aggiunta, il debito italiano è costituito in gran parte da titoli a breve termine, che possono essere chiamati in anticipo prima della scadenza. Ciò significa che lItalia deve solitamente versare interessi più alti sui propri titoli di stato per attirare capitali esteri. Se lItalia fosse costretta a offrire interessi superiori a quelli del mercato, ciò comporterebbe un ulteriore onere per le sue finanze pubbliche. Il rischio che lItalia entri in default è reale. Se lItalia dovesse fallire nellassicurare i pagamenti del debito, questo si tradurrebbe in una grave crisi economica ed finanziaria. Ad esempio, lEuropa potrebbe dover interferire per salvare lItalia, o con meccanismi di ricapitalizzazione forniti agli istituti di credito italiani, come previsto dal meccanismo di stabilità europeo. Per prevenire un default, lItalia sta attuando una serie di riforme strutturali, come il taglio delle spese pubbliche, la riduzione della evasione fiscale e la liberalizzazione del mercato del lavoro. Inoltre, la Banca Centrale Europea è stata fondamentale nellassicurare liquidità nelleconomia per far fronte alla crisi. Tuttavia, nonostante gli sforzi dellItalia, i mercati sono ancora molto preoccupati per il suo rischio di default e le sue finanze pubbliche sono state classificate come junk dalle tre principali agenzie di rating, cioè Fitch, Moodys e Standard & Poors (S&P). Dunque, lItalia deve comunque lavorare duramente per ridurre il proprio debito e assicurare i pagamenti ai propri creditori.