Il Trecento è stato un periodo di grandi cambiamenti e trasformazioni storiche che ha segnato il passaggio da una fase di assolutismo e universalismo religioso, politico ed economico ad una periodo caratterizzato da una maggiore diversificazione e regionalizzazione. Dal punto di vista politico, il Trecento ha segnato un punto di svolta con il fallimento dell’universalismo imperiale in seguito alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Con la morte di Giovanni I, Capet (Re di Francia), i sussidi imperiali alla Chiesa sono venuti a mancare, deregolamentando la Chiesa medievale e creando così le condizioni per l’emergere dei cosiddetti stati nazionali. Dal punto di vista religioso, l’universalismo cristiano e la teocrazia furono messi in discussione a partire dal 1378, con il Grande Scisma che diede inizio alla Riforma del XV secolo. Infine, anche il capitalismo mercantile, un tempo così forte ed universale, cedette il posto ad un sistema di economia di piccole scale locale ed aziendale, con particolare enfasi sulla produzione agricola. In sintesi, il Trecento ha rappresentato un periodo di transizione e crisi in cui è stato dimostrato l’insuccesso degli universalismi in materia politica, religiosa e economica della storia europea. Il periodo ha portato alla successiva diversificazione e regionalizzazione, e alla proliferazione di nuovi stati, così come ad un cambiamento epocale nel tessuto politico, religioso ed economico del continente.