la timidezza (di n.l.) (Tema dettagliato)

la parola timidezza deriva dal latino timidus, il quale a sua volta deriva dal verbo temere. Nel senso più generale, si può definire come un distaccamento interiore che causa imbarazzo e preoccupazione nei confronti degli altri. A livello psicologico, la timidezza può essere classificata come un tratto di personalità che comporta la tendenza a evitare le relazioni sociali anche se cè lintenzione di parteciparvi. Ciò significa che le persone timide temono la socializzazione e quindi tendono a evitarla. I sintomi più comuni legati alla timidezza sono ansia, imbarazzo, preoccupazione e tensione. Le persone timide possono anche essere altezzose, eccessivamente emotive o complessate. Possono avere difficoltà nellespressione del punto di vista, e sentirsi a disagio quando lattenzione è focalizzata su di loro. Ci sono diversi rimedi che le persone possono provare in caso di timidezza. Il primo passo è identificare quali situazioni e contesti generano ansia o imbarazzo, e poi cercare di affrontarli gradualmente. Si può anche imparare a gestire lo stress grazie a tecniche di respirazione o rilassamento muscolare. Infine, è importante esplorare i propri interessi e le proprie passioni, così da imparare a parlare con piacere con gli altri.

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