LIBERTÀ DI STAMPA (LA)

La libertà di stampa è un elemento essenziale alla base del regime democratico. È riconosciuta dagli articoli 21 e 1 della Costituzione italiana, legge fondamentale della Repubblica italiana. Secondo quanto previsto dalla Costituzione, per consentire a tutti di esercitare la libertà di stampa, tutti i giornali, periodici, libri ed altre pubblicazioni devono essere prodotte e pubblicate senza censure previe. La Costituzione garantisce inoltre che azioni come la minaccia o la violenza ai danni di editori, stampa, autori o lettori siano considerate illegittime. La libertà di stampa comprende anche diritti relativi alla istituzione, conduzione e controllo dei mezzi audiovisivi e radiofonici. Al fine di garantire che le informazioni siano comunicate in maniera corretta, le fonti delle informazioni devono essere state controllate e devono poter essere condivise liberamente. Inoltre, tutti gli organi di informazione devono avere accesso a fonti di informazione attendibili e devono poter menzionare opinioni differenti da quelle espresse. La legge italiana prevede un particolare sistema di responsabilità per l’esercizio della libertà di stampa, rafforzata da Fondi di Solidarietà per giornalisti. Il Fondo è gestito dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti Italiani, associazione giuridicamente riconosciuta che è responsabile dell’applicazione della revisione deontologica dei profissionisti della stampa. Il Fondo di Solidarietà è destinato a sostenere i giornalisti, anche in casi di ingiusta condanna o di altre forme di censura. In generale, le garanzie degli articoli 21 e 1 della Costituzione italiana legittimano la libertà di stampa in Italia. La legge riconosce certi limiti a tale libertà, quali la protezione della privacy, i segreti di Stato, l’incolumità dei minorenni e alcune altre norme, tra cui le norme penali contro l’apologia del male, la diffamazione e l’istigazione all’odio.

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