RAZZISMO (IL)

Il razzismo è una forma di discriminazione basata sul fatto che le persone condividono tratti fisici o culturali legati alla loro razza o ereditarietà. Ha profonde radici storiche in quasi tutte le culture, ma è generalmente considerato immoralmente inaccettabile nella maggior parte delle società moderne. Il razzismo può apparire in forme a volte sottili o diffuse, ma il risultato finale è sempre lo stesso: alcuni gruppi di persone sono trattati in modo insensibile, con una conseguente restrizione delle loro opportunità e danni alla loro dignità. Quando parliamo di razzismo, spesso ci riferiamo ad atti intenzionali, ma anche le persone che non hanno intenzione di essere razziste possono essere inclini a trattare con pregiudizio i membri di gruppi della società che vengono considerati diversi, a volte chiamati preferenze negative razziali. Inoltre, a volte le persone si sentono a loro agio con la cultura dominante a scapito delle culture minoritarie, una pratica comunemente conosciuta come xenofobia. Il razzismo è spesso istituzionalizzato, cioè incorporato nelle strutture formali di una società, che possono includere le politiche statali, le leggi e i sistemi educativi. Le persone di una particolare etnia, razza o cultura possono quindi trovarsi ad affrontare una serie di barriere che ostacolano la loro integrazione sociale, economica e politica. Mentre alcune persone forniranno una resistenza aperta al razzismo, la gestione efficace ed effettiva del razzismo richiede campagne educative, monitoraggio e regolamentazione delle istituzioni pubbliche e misure per incrementare la responsabilità degli individui e dei gruppi. A livello individuale, la conoscenza può svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre le ideologie razziste e pregiudiziose.

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