I Diritti dei migranti sono una questione di estrema importanza all’interno dell’ordinamento giuridico e sociale di tutti i Paesi del mondo. La mobilità umana, infatti, ha finito per produrre delle situazioni sociali e delle situazioni giuridiche molto complesse per cui è necessario un costante aggiornamento e monitoraggio. Oggi si discute spesso dei diritti dei migranti. L’interesse intorno a questo argomento è cresciuto ulteriormente dopo l’arrivo nei Paesi europei di un numero sempre maggiore di persone che sono in cerca di un futuro migliore e di più opportunità. Il fenomeno è divenuto tristemente noto come “immigrazione di massa”, ed è stato oggetto di dibattito tra gli organismi internazionali che hanno cercato di definire le norme che ne regolano le politiche, i processi e i programmi. I diritti dei migranti sono definiti dalla Carta dei Diritti Umani: si tratta di un documento internazionale che è stato redatto dalle Nazioni Unite nel 1948, al fine di proteggere i diritti fondamentali di tutti gli esseri umani indipendentemente dalla loro nazionalità. In questo documento vengono anche sanciti i diritti dei migranti. Ad esempio, afferma che “ogni Stato ha il diritto e il dovere di prendere le misure necessarie a controllare la propria frontiera”, e che “ningun migrante può essere oggetto di discriminazione in materia di diritti umani e deve avere il diritto di partecipare a processi politici, economici, sociali e culturali”. Inoltre, nel documento è sancita la proibizione di espulsioni collettive, cioè di rimozioni forzate in massa di migranti da un territorio nazionale, in quanto si tratta di una violazione dei diritti dei migranti così come sanciti nella Carta. La proibizione delle espulsioni collettive è stata introdotta anche dal diritto comunitario: l’Unione Europea infatti ha sottolineato più volte l’importanza di rimettere al centro di ogni progetto di gestione immigrazione la tutela dei diritti dei migranti. Un altro tema molto importante riguardo i diritti dei migranti è la lotta al lavoro sfruttato o al ricatto salariale a cui sono spesso sottoposti gli stranieri. Per questo motivo, la legge europea ricorda che i migranti hanno diritto ad essere trattati come gli altri lavoratori residenti nella loro stessa comunità, anche se saranno esclusi dall’accesso ad alcuni servizi sociali. I Paesi membri dell’Unione Europea inoltre hanno firmato la Dichiarazione universale dei diritti delle persone migranti e delle loro famiglie, che impone a ogni stato di assicurare la protezione di queste persone in seno alle loro comunità e di garantirgli diritti umani pari a quelli dei cittadini residenti. In conclusione, i diritti dei migranti sono sostenuti dal diritto internazionale e sovranazionale e dal diritto nazionale, anche se non sempre (soprattutto in alcune aree del mondo) questi diritti vengono effettivamente garantiti. È necessaria quindi una maggiore collaborazione a livello internazionale per contrastare le ingiustizie subite da questa popolazione così come i disagi che comportano i meccanismi di discriminazione ai quali sono costretti a sottostare.