P r e m e s s a A partire dagli anni Sessanta dell’800 alcuni gruppi di scrittori d’avanguardia arrivarono alla conclusione che la ragione e la scienza non potessero dare la vera conoscenza del reale , perché l’essenza di essa è al di là delle cose , misteriosa ed enigmatica, per cui solo rinunciando all’abito razionale si può tentare di attingere all’ignoto: una sorta di nuovo Romanticismo, che vedeva nella letteratura e nell’arte gli strumenti di espressione della volontà dell’individuo piuttosto che di impegno civile e sociale. Negli ultimi anni dell’’800, era subentrata tra l’altro la Grande Depressione, un periodo di grave stagnazione economica con conseguente crisi dell’agricoltura e dell’industria che causarono un profondo disagio sociale nelle classi più povere. Alcuni intellettuali avvertivano anche un altro tipo di disagio, perché in una società che aveva visto affermarsi la borghesia, per la quale il valore più importante era quello del guadagno e del progresso. Vengono, per tali motivi, manifestati: il rifiuto della logica borghese; il sentimento di eccezionalità dell’artista ; la riscoperta di una dimensione interiore che spingeva i letterati a disinteressarsi dei