3Sezione Verga, fotografo della realtà Approfondimento Le «mani sul ventre»: la gestualità verghiana Il piano della gestualità ha un valore significati - vo nei Malavoglia , e spesso i personaggi risulta - no fissati in gesti: l’ideale macchina fotografica del Verga narratore “mette a fuoco” un gesto o un dettaglio, esaltandone la funzione iconica e simbolica . Questa tecnica consente di utilizzare un codice comunicativo che integra quello narra - tivo, restituendo al lettore anche realtà che non riescono a trovare altra espressione verbale. In questa valorizzazione “fotografica” dei det - tagli prendono rilievo i tratti fisici dei personag - gi: gli occhi, le mani, la bocca. La studiosa Gabriella Alfieri (Ethnos rusti - cano ed etichetta mondana. La gestualità nel narrato verghiano , in «Annali della Fondazione Verga», 4, 1987, pp. 7-77) ha riletto i Malavoglia e le altre novelle d’ambientazione siciliana proprio alla luce della gestualità, sottolineandone l’aspet - to extra-linguistico, relativo cioè alla comunica -zione non verbale. Nel romanzo verghiano i gesti si condensano nei momenti di maggiore intensi - tà; per esempio, il gesto delle mani sul ventre «co