S T O R I A ETA’ GIOLITTIANA Giovanni Giolitti fu ministro degli esteri dal 1901 e primo ministro dal 1903, gli anni dal 1901 al 1914 vennero chiamati età giolittiana per la sua grande influenza. Essi coincisero con il decollo della rivoluzione industriale, progressi nell'industria siderurgica-elettrica-meccanica. Queste industrie avevano sede nel triangolo industriale Torino-Milano-Genova. La pianura padana si sviluppò. Il progresso fu favorito da: - le commesse statali nel campo dei trasporti incentivarono la meccanica - la politica protezionistica con alte tasse sui prodotti esteri favorì le industrie del Nord - le banche finanziarono le industrie - nacquero le banche miste di commercianti e uomini d'affari Lo sviluppo industriale portò miglioramenti nella vita degli italiani, anche a livello civile con miglioramenti per le abitazioni. Questa età venne caratterizzata dal doppio volto di Giolitti in quanto lui favorì il nord e sfavorì il sud. Per lui il nord era aperto e democratico, mentre il sud conservatore e corrotto. Giolitti assunse verso nord atteggiamenti lungimiranti, consentì gli scioperi perché non credevano in una rivoluzione italiana e migliorò le condizioni dei lav