ITALO SVEVO Nasce nel 1861 a Trieste (ponte tra la cultura mediterranea e germanica) all'epoca parte del l'Impero asburgico la sua formazione è dunque mitteleuropea e attenta alle novità provenienti dall'area tedesca tra cui la psicoanalisi di Freud . Proprio per sottolineare la propria doppia identità sceglie lo pseudonimo di Italo Svevo , egli è avviato dal padre appartenente all’ agiata borghesia ebraica alla carriera commerciale . Affianca al lavoro in banca lo studio da autodidatta (deve imparare italiano, parla l’austriaco): la letteratura, la filosofia e la scienza sono un'evasione e la scrittura di articoli e racconti sono un investimento personale. Pubblica a proprie spese i romanzi Una vita (1892) e Senilità (1898) entrambi focalizzati sulla psicologia di personaggi dalla volontà paralizzata e dal inguaribile inettitudine che si rivelano un bruciante insuccesso poiché li pubblica negli anni in cui si diffondono le opere delle tre corone dell’800 , lui era troppo avanti. Nel 1896, un matrimonio economicamente conveniente gli consente un' ascesa sociale che corrisponde con l' abbandono della scrittura ( 1898-1923 ). In un periodo di apparente silenzio l 'incontro con James